Il divino nella grotta, oltre a Mitra e a Cristo

Nel mondo classico gli uomini associano a grotte e altri ambienti naturali, la presenza del divino.
Il Museo Barracco conserva un rilievo raffigurante varie divinità all’interno di un antro, suggestiva testimonianza di un culto molto diffuso in Grecia.
In Grecia e a Roma determinati luoghi e ambienti naturali vengono associati dall’Uomo alla presenza della divinità e avvertiti come sacri. Boschi, selve, sorgenti, fiumi, grotte, divennero così spazi religiosi e di pratiche rituali.
Di questa sacralità priva di sontuose architetture templari, il Museo Barracco conserva la non comune testimonianza di un rilievo votivo raffigurante varie divinità raccolte in una grotta.
Innanzi tutto notiamo gli abitatori per antonomasia del mondo naturale: le Ninfe, dee dall’aspetto di giovani fanciulle, e il dio Pan, metà uomo e metà capro.
Il divino si manifesta e viene qui venerato ai margini del mondo urbano e monumentale, (ben prima del dio iranico-persiano Mithra, nascente da una roccia, e del Figlio di Dio dei Cristiani, che nasce “in una grotta al freddo e al gelo”).
A cura di Anna Maria Rossetti
Informazioni
Domenica 4 gennaio 2025
ore 10.00 e ore 12.00
attività e ingresso gratuito per tutti
Prenotazione consigliata allo 060608 attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00
Numero massimo 25 partecipanti per turno di visita
In caso di disponibilità le persone possono aggiungersi anche il giorno stesso sul posto
Modalità di annullamento: in caso di impossibilità a partecipare all’attività prenotata, è necessario comunicare la disdetta tramite email al seguente indirizzo: disdetta.visite@060608.it (dal lun.al giov. ore 8.30 – 17.00/ ven. ore 8.30 – 13.30).
In alternativa, è necessario chiamare il Contact Center 060608 (attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00).
Organizzazione: Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
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